So che te lo stai domandando: no, non parleremo della pratica di linkare certi tipi di siti. 🙂
A parte le battute, vediamo di procedere per gradi.
Cos’è l’hotlinking?
Siamo in presenza di hotlinking quando qualcuno “ruba” un’immagine dal tuo sito senza nemmeno fare lo sforzo di copiarla sul suo server: la collega direttamente dal tuo. Tecnicamente, nell’attributo “src” del tag “<img>” del sito furbacchione viene inserito l’Url originale della tua immagine, prelevandola di fatto dal tuo server.
Attenzione, qui stiamo parlando di immagini, ma in realtà la tecnica dell’hotlinking potrebbe essere applicata a qualsiasi risorsa, ad esempio a un file pdf.
Chiaramente si tratta di un comportamento scorretto sotto diversi punti di vista. Ad esempio per questioni legate al diritto d’autore. Oppure perché in questo modo si sfrutta la banda e lo spazio offerti da un server altrui (il tuo!) per erogare contenuti presenti su un altro sito.
Ora, però, ci interessa trattare gli aspetti legati alla SEO.
In che modo l’hotlinking può danneggiare la tua SEO?
Supponiamo che tu abbia un sito con belle foto, tutte originali e che, grazie a queste, tu abbia ottenuto parecchio traffico proveniente da Google Immagini. Questa situazione capita più spesso di quanto si creda. Solo per citare un paio di esempi, molti siti e-commerce che trattano articoli legati all’abbigliamento o portali/blog che parlano di arredamento o di oggetti di design sfruttano questa possibilità per ottenere visite interessate.
Se il tuo sito, quindi, trae vantaggio dal posizionamento su Google Immagini allora la possibilità che qualcuno possa, utilizzando le tue foto, posizionarsi bene al posto tuo e catturare visite che sarebbero state destinate a te, è reale.
Ma accade veramente?
Lo si può verificare andando su Google Immagini e inserendo la seguente query nella casella di ricerca:
inurl:https://www.miosito.it/ -site:https://www.miosito.it/
dove, ovviamente, www.miosito.it va sostituito col dominio che ti interessa.
Questa query chiede a Google di restituire le immagini che hanno nell’Url un riferimento al tuo sito (inurl) ma che non sono inserite nel tuo sito (-site: il “meno” ha un valore negativo). Se ottieni qualcosa del genere, dove gli url appartengono a domini diversi dal tuo, allora stai osservando degli hotlink:
Ovviamente, quando l’utente cliccherà per andare a visitare il sito che contiene l’immagine, si ritroverà su uno diverso dal tuo.
Come possiamo proteggerci?
Ci sono diversi modi per proteggerci: in generale si inseriscono delle istruzioni nel nostro server che impediscano di erogare immagini quando la richiesta proviene da un altro sito.
Quello che segue vale solo per chi ha competenze tecniche: è pericoloso per la salute del tuo sito se non sai cosa stai facendo… Poi non dire che non ti avevo avvisato!
Se, ad esempio, il tuo sever web è Apache, puoi inserire queste righe nel file .htaccess:
RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^$ RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?miosito.it [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?google.it [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?google.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?bing.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?yahoo.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?facebook.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?twitter.com [NC] ... ... RewriteRule \.(jpg|jpeg|png|gif)$ - [F]
La riga
RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?miosito.it [NC]
consente i riferimenti che partono dal tuo sito (altrimenti creeresti un problema al tuo stesso sito).
Le righe:
RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?google.it [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?google.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?bing.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?yahoo.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?facebook.com [NC] RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http(s)?://(www\.)?twitter.com [NC] ... ...
Consentono ad alcuni siti di incorporare le tue immagini. Se, ad esempio, non mettessimo le righe relative a Google, le tue immagini non sarebbero visibili nemmeno dentro a Google Immagini. I puntini di sospensione alla fine ti ricordano di inserire altre righe se lo ritieni necessario.
Se il server web è NGINX occorre seguire un’altra strada ma mi fermo qui: lo scopo di questo articolo era solo quello di mettere a fuoco il problema e fornire i primi suggerimenti su come muoversi per risolverlo.
Ancora nessun commento