Quindici secondi.
Non uno di più.
Ne sono già passati cinque.
Siete ancora qui?
Siamo a dodici secondi.
Tredici.
Quattordici.
Quando scrivi un copy hai quindici secondi per catturare l’attenzione del lettore prima che esca dalla pagina. Circa… Ora.
Se la maggior parte dei lettori abbandona la pagina in fretta, significa che il tuo copy non è abbastanza efficace.
Non esiste una ricetta univoca per scrivere un buon copy: ogni pubblico ha le proprie esigenze, i propri problemi da risolvere (pain points) e i propri trigger emozionali. Senza contare che la maggior parte delle informazioni oggi viene trasmessa tramite video, e la capacità di attenzione delle persone è in continuo declino.
Ma.
Ci sono principi e tecniche che possono migliorare significativamente il tuo copy, rendendolo più magnetico, efficace e funzionale all’obiettivo che ti sei prefissato.


1. Gancio 🪝 o Gancio 🥊 ?
Uno dei problemi principali che potresti affrontare è ridurre il bounce rate, ovvero la percentuale di utenti che lasciano una pagina web senza aver compiuto nessuna azione ulteriore.
Ogni secondo che passa senza catturare l’interesse dell’utente aumenta il rischio di perderlo.
Gancio Abbocco: Sfruttare la Curiosità
Si tratta di una strategia che gioca sulla voglia dell’utente di saperne di più. Questo approccio funziona bene quando vuoi costruire progressivamente il coinvolgimento, portando l’utente a scoprire passo dopo passo il valore del tuo messaggio.
Esempi:
- “Ti sei mai chiesto perché alcuni copywriter sembrano magici nel loro modo di scrivere?”
- “Lo sapevi che il 70% degli utenti abbandona un articolo dopo il primo paragrafo?”
- “Quando ho iniziato a fare copywriting, credevo che il segreto fosse solo avere buone idee. Ecco cosa ho scoperto dopo cinque anni nel settore…”
Gancio Destro: Colpire l’emozione
Questo approccio di copywriting colpisce direttamente le emozioni del lettore, spesso attraverso statistiche o dichiarazioni impattanti. Immagini drammatiche, statistiche sconvolgenti e dichiarazioni shock sono alcuni dei ganci destri più comuni nel mondo del copywriting marketing.
Esempi:
- “Immagina di dedicare settimane a un piano editoriale di blogging, solo per vederlo affondare senza nemmeno un lettore. È un incubo che molti copywriter vivono.”
- “Il 90% dei lettori non finisce mai un articolo. Scopri come addestrare il tuo pubblico ad entrare nel 10% che lo fa!”
- “Ogni giorno, migliaia di scrittori falliscono perché non sanno che esiste una semplice formula per il successo.”
NB: il gancio deve essere sempre pensato in funzione del pubblico. Non importa quanto creativo o audace– se non è rilevante per l’audience, non funzionerà.
2. Utilizzo dello s p a z i o
Come in grafica, così in copywriting: più un testo è compatto e denso, più alta è la probabilità che l’utente salti interi paragrafi. L’utente percepisce un testo visivamente accessibile come meno impegnativo, ed è più propenso a leggerlo per intero.
Evita paragrafi lunghi e frasi infinite.
Spezza il testo, usa spazi e mantieni la coerenza logica per far fare il passo successivo al tuo copy.
L’uso di titoli, elenchi puntati e paragrafi brevi aiuta a segmentare ulteriormente l’informazione e guidare l’occhio dell’utente.
3. Scegliere il Tone of Voice
Il Tone of Voice (ToV) è la personalità del tuo brand e influisce su come il pubblico percepisce la tua azienda. Non si tratta solo di come parli, ma di chi sei agli occhi dei tuoi clienti. Un ToV coerente rafforza l’identità del brand, mentre uno incoerente confonde e allontana il pubblico.
Stando ad una ricerca condotta dal Nielsen Norman Group, Il ToV nel copywriting si divide in quattro variabili principali:
- Serio vs. Giocoso: Decidi quanto il tuo tono di copywriting sarà formale o informale.
- Formale vs. Informale: Scegli se comunicare in modo istituzionale o più amichevole.
- Riservato vs. Coinvolgente: Quanto vuoi stimolare l’interazione con il pubblico?
- Rispettoso vs. Amichevole: Quanto sarà empatico e vicino il tuo stile di copywriting?
Un buon ToV non solo riflette l’identità del brand, ma risuona con i valori, le emozioni e le aspettative del pubblico a cui ti rivolgi. Devi supportare la definizione del ToV con una solida ricerca di mercato e una comprensione profonda del tuo target.
Testa, adatta, evolvi
Non esiste un “ToV perfetto” che funzioni per tutti. Studia i competitor, identifica i loro punti di forza e di debolezza e trova un posizionamento unico che distingua il tuo brand.
Mantieni sempre coerenza nel ToV per evitare di confondere i tuoi clienti.


4. Grammatica e sintassi
Un testo corretto è un testo credibile.
Gli errori grammaticali, sintattici o di spelling possono minare l’autorevolezza del tuo copy.
Se non hai un collega che possa rileggere il testo, utilizza supporti AI come ChatGPT, Gemini o Claude per ridurre gli errori e rendere il testo più fluido. Ricorda, però, che l’AI è uno strumento che aiuta durante la fase di revisione, non un sostituto del lavoro creativo.
5. Ricorda le Five Ws 🔍
Cosa, Chi, Dove, Quando, Perché.
Le 5 Ws (Who, What, Where, When, Why) non sono solo per i giornalisti, ma anche per i copywriter.
In copywriting ti aiutano a strutturare il messaggio e garantire che non manchi nessuna informazione cruciale. Vediamole insieme:
Cosa? (What) Qual è il messaggio principale? Quale problema risolve il tuo prodotto?
Chi? (Who) A chi si sta parlando? Conosci bene il target? Chi c’è dietro il brand? (Tieni sempre presente che le persone vogliono relazionarsi con persone, non con bot.)
Dove? (Where) Dove si trova la tua audience e dove devono andare per completare l’azione?
Quando? (When) Quando il tuo pubblico è più incline a ricevere e interagire con il tuo messaggio? Ad esempio, le pubblicità di sonniferi su youtube, che compaiono attorno all’una di notte e utilizzano ganci (destri) come: “…Sei ancora sveglio?”
Perché? (Why) Perché qualcuno dovrebbe scegliere il tuo brand? Fidarsi del tuo brand? Sostenere il tuo brand e acquistare il tuo prodotto o servizio? La risposta deve essere convincente e tu devi essere sicuro di te.
Essere diretti e chiari nel rispondere a queste domande non solo aumenta l’efficacia del tuo copy, ma crea fiducia nel brand.


6. Avere chiaro l’obiettivo del copywriting
Ogni parola deve lavorare per raggiungere un obiettivo specifico.
Vuoi educare, intrattenere, vendere? Definisci chiaramente l’obiettivo prima di iniziare a scrivere.
La mancanza di chiarezza porta il pubblico a considerare il brand poco affidabile. Il Tone of Voice, di cui abbiamo parlato, si riflette anche nella precisione dei contenuti divulgativi che l’azienda pubblica per coinvolgere i suoi utenti.
Essere diretti e chiari non è solo una questione di stile, ma di credibilità.
7. SEO Copywriting
Ogni copywriter esperto sa che scrivere un buon testo è solo una parte del lavoro. L’altra, altrettanto importante, è far sì che Google lo posizioni nei risultati di ricerca giusti. Questo è il ruolo della SEO (Search Engine Optimization): un insieme di accorgimenti che permettono al tuo contenuto di emergere organicamente nelle ricerche online.
Conoscere e applicare le tecniche SEO può fare la differenza, migliorando la visibilità del testo senza dover ricorrere necessariamente alle adv.
Alcuni consigli chiave per ottimizzare il tuo copy in ottica SEO:
- Ricerca delle parole chiave: Identificare le parole e le frasi che il target cerca. Per farlo, strumenti come Google Keyword Planner o SEMrush sono l’ideale per trovare termini pertinenti con un buon volume di ricerca.
- Inserimento naturale delle keyword: Usa le parole chiave in modo fluido all’interno dei titoli, sottotitoli, meta description e nei primi 100 caratteri del testo. Non forzare l’inserimento, altrimenti rischi di penalizzare la leggibilità.
- Ottimizzazione dei titoli e delle immagini: Assicurati che i tuoi titoli siano chiari e ottimizzati, includendo le parole chiave principali. Anche le immagini devono essere ottimizzate con alt tag descrittivi che contengano keyword.
- Link interni ed esterni: Aggiungi link ad altre pagine del tuo sito (link interni) e collegamenti a fonti autorevoli esterne. Questo aiuta Google a comprendere meglio la pertinenza e l’affidabilità del tuo contenuto.
- Monitoraggio e adattamento: Analizza periodicamente il rendimento delle tue pagine con strumenti come Google Analytics e Search Console. Adatta il contenuto in base ai risultati per migliorare il posizionamento.
Un copy ottimizzato per la SEO non solo migliora il traffico organico, ma ti permette di attirare il pubblico giusto al momento giusto, aumentando le probabilità di conversione.
8. Mai essere prolissi
Less is more.
Se puoi dire qualcosa con meno parole, fallo.
9. I framework
Utilizzare i framework aiuta il copywriter a mantenere chiarezza, coerenza e concentrazione in ogni fase della scrittura. Questi modelli offrono una struttura predefinita che semplifica la creazione di testi persuasivi, evitando di confondere il lettore.
Con i framework, ti sarà possibile guidare il pubblico in modo naturale dall’attenzione iniziale fino alla conversione, riducendo il tempo speso a pianificare la struttura e permettendoti di concentrarti maggiormente sui contenuti e sulle emozioni.
Il risultato? Copy più efficaci e focalizzati sugli obiettivi.
10. Un buon finale (+ call to action)
Arrivati al termine del copy, la CTA è fondamentale per trasformare l’interesse in azione.
Che si tratti di iscriversi alla newsletter, acquistare un prodotto o condividere un post, la tua call to action deve essere chiara e ben visibile.
Non lasciare spazio a dubbi: sii specifico su cosa vuoi che faccia l’utente.
Adesso, siccome il copywriter sono io e l’utente sei tu, lascia che ti dica cosa fare 😉
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Cosa stai aspettando?
References
What You Think About The Web Is Wrong, di Tony Haile per New York Times
Good, Bad, Ugly and Average Bounce Rates, di Jay Peyton per Rocket Fuel
The Four Dimensions of Tone of Voice, di Kate Moran per Nielsen Norman Group
Quantifying attention span across the lifespan, di Alexander J. Simon, Courtney L. Gallen, David A. Ziegler Jyoti Mishra, Elysa J. Marco, Joaquin A. Anguera, e Adam Gazzaley per National Library of Medicine
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